PERICOLI DA ZONA DI SCHIACCIAMENTO: LA UNI EN ISO 13854:2020 AIUTA
Se sei un costruttore di macchine, impianti o dispositivi oppure un’azienda acquirente e utilizzatrice degli stessi, occorre necessariamente che ti preoccupi di progettare e mettere sul mercato un prodotto sicuro a 360° (nel primo caso) e di utilizzare un macchinario che tuteli la sicurezza dei tuoi lavoratori, senza danneggiarne la salute o metterli in pericolo di vita (nel secondo caso). In entrambi i casi la parola chiave è SICUREZZA.
Se non fosse ancora abbastanza chiaro, sono davvero molteplici i pericoli che possono derivare dall’utilizzo di macchine in ambito industriale:
???? cesoiamento
???? trascinamento
???? urto
???? schiacciamento.
Nel migliore dei casi le vittime di questi incidenti restano in vita (magari con un arto in meno), nel peggiore dei casi la vita la perdono sul luogo di lavoro.
Rispettare le norme non è fondamentale solo per fare le cose fatte bene ma, quando si parla di macchine e impianti, anche e soprattutto per salvaguardare la vita e l’incolumità dei lavoratori.
???? In particolare per lo schiacciamento ci viene in aiuto la norma UNI EN ISO 13854:2020 – “Sicurezza del macchinario – Spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo” che è stata recentemente recepita in italiano, e la sua applicazione consente di raggiungere un livello di sicurezza adeguato specificando gli spazi minimi delle parti del corpo rispetto all’accessibilità delle aree a rischio di schiacciamento.
Facciamo un esempio, e partiamo dall’epilogo così da capirci meglio:
Tre persone condannate per il reato di omicidio colposo ai danni del povero Mario, deceduto schiacciato all’interno di un impianto di betonaggio le cui pale sono entrate in funzione mentre eseguiva operazioni di ingrassaggio delle stesse, con secchio e pennello, all’interno della vasca di mescolamento.
Tra le varie infrazioni e illeciti rilevati in questo tragico caso risulta lampante la possibilità che Mario aveva di avvicinare il corpo ad un organo in movimento quando, invece, gli organi mobili devono essere protetti contro il contatto accidentale, oppure resi in condizioni di sicurezza tali da garantire l’incolumità dell’operatore.
Quando qualcosa non va per il verso giusto, una o più norme non sono state rispettate.
In questo caso la norma UNI EN ISO 13854:2020 avrebbe potuto aiutare.
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