ARTIFICIAL INTELLIGENCE E INTERNET OF THINGS
Da tanti anni sentiamo parlare in modo costante di AI (Artificial Intelligence) e di IoT (Internet of Things), tecnologie informatiche e digitali all’avanguardia, che sono in grado ora di portare al nostro quotidiano straordinarie innovazioni sia nel settore domestico che in quello industriale.
📌 L’Intelligenza Artificiale permette di aggiungere a macchine e dispositivi capacità umane quali percezioni sensoriali, percezioni spazio temporali, abilità decisionali e di problem solving. Non solo: le macchine dotate di Intelligenza Artificiale sono in grado di migliorare le proprie azioni e decisioni in modo costante grazie al Machine Learning che permette loro di apprendere in modo automatico, imparando dai propri errori.
📌 L’Internet delle Cose è invece rappresentato da oggetti che, essendo dotati di sensori di rilevamento (es. RFID, Beacon) e di collegamento a Internet, permettono di svolgere azioni sulla base delle informazioni raccolte e analizzate.
Alcuni esempi di queste tecnologie sono:
🔸 gli assistenti vocali come Alexa che sfruttano l’Intelligenza Artificiale nel settore domestico per semplificare attività di routine
🔸 i robot antropomorfi che replicano con estrema precisione i movimenti umani, velocizzando i lavori e gli assemblaggi anche più complicati o pericolosi
🔸 i veicoli a guida autonoma che compiono tragitti anche urbani senza necessità di alcun pilota alla guida
Un esempio di questi ultimi è la spazzatrice stradale a guida autonoma Dulevo 6000 prodotta dal nostro cliente Dulevo International:
SICUREZZA DELLE MACCHINE, SIAMO AL PASSO?
Con l’avanzare di queste tecnologie anche in ambito industriale i livelli di sicurezza attualmente in vigore sono sufficienti o devono essere rivisti?
Robot autonomi in grado di apprendere con costanza rendono davvero difficile una corretta valutazione dei rischi, poiché totalmente non prevedibile.
Sappiamo che ogni prodotto immesso nello Spazio Economico Europeo (SEE) deve essere conforme a requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute richiesti dall’Unione Europea.
Macchine e semi-macchine fanno capo in questi termini anche alla direttiva Macchine 2006/42/CE che è il punto di riferimento per la progettazione, fabbricazione, produzione e messa in opera di macchinari conformi ai requisiti essenziali richiesti.
A fronte dell’avanzare di queste nuove tecnologie anche in questo settore, si è quindi reso necessario soffermarsi a capire come migliorare ulteriormente i livelli di sicurezza delle macchine per rimanere al passo con il progresso tecnologico.
Non solo, la sorveglianza del mercato da parte degli Stati Membri continua a riportare un’ingente quantità di infortuni provocati dall’uso proprio e improprio delle macchine. Che questo sia dovuto alle nuove tecnologie o meno, si rende prioritario intervenire per ridurre tali numeri non solo per perseguire gli obiettivi comunitari di libera circolazione delle merci e garanzia della sicurezza e tutela della salute dei cittadini europei, ma anche per ridurre drasticamente i costi sociali che ne derivano.
Per questi motivi ad inizio 2019 la Commissione Europea ha dato il via all’iter di revisione della direttiva Macchine, che prevede di concludersi nel corso del 2021 con l’adozione della direttiva da parte della Commissione stessa.
REVISIONE DELLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/UE
Grandi cambiamenti dunque ci aspettano? No, pare proprio che non sarà così.
Il CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) infatti si è già pronunciato nel corso del 2020 accogliendo favorevolmente da un lato la volontà della Commissione Europea ad analizzare i contenuti della Direttiva Macchine con l’obiettivo del miglioramento, ma l’ha invitata dall’altro ad apportare solo piccole modifiche:
non ritiene infatti si debbano apportare variazioni sostanziali all’approccio di base, che risulta tuttora efficacie, e neanche ai requisiti essenziali espressi nell’Allegato 1 (Requisiti Essenziali di Sicurezza e tutela della Salute) poiché questo comporterebbe un impatto negativo sullo sviluppo delle norme armonizzate.
Il CESE inoltre invita la Commissione Europea a non tenere conto di un progresso tecnologico ancora non predominante e non prevedibile, focalizzandosi invece su casi concreti in essere allo stato attuale.
COSA POSSIAMO ALLORA ASPETTARCI DA QUESTA REVISIONE?
Molte delle proposte degli stakeholders del settore macchine convergono sulla necessità di introdurre questi due punti:
1️⃣ Manuale Istruzioni in formato digitale (e in formato cartaceo su richiesta)
la Direttiva Macchine non specifica se le Istruzioni debbano essere fornite necessariamente in un formato cartaceo; è un uso comune farlo ma se le istruzioni fossero fornite in forma digitale oppure tramite Internet sarebbe più comodo, anche in caso di smarrimento del manuale cartaceo
2️⃣ Introduzione del Manuale di Sicurezza (in formato cartaceo)
le istruzioni e le informazioni che sono fondamentali per la messa in servizio in sicurezza di una macchina devono essere fornite in ogni caso in formato cartaceo.
Altri punti caldi oggetto di maggior specifica sono la Sicurezza Informatica e una maggior attenzione all’Ergonomia durante la fase di progettazione di una macchina.
👉 L'adozione della revisione da parte della Commissione Europea era prevista per il primo trimestre del 2021: il secondo trimestre è iniziato, non ci resta che attendere.
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