Il caso che portiamo di seguito può riguardare ognuno di noi, sia come lavoratori sia come semplici avventori di un locale da ballo.
L’INCIDENTE
Maria, seduta su un divanetto all’esterno di una discoteca, è stata urtata alle gambe da una stufa a gas per esterno con alloggiamento per bombola (comunemente chiamata “fungo”), rovesciata nel corso di una rissa da altri avventori del locale.
L’incidente, neanche a dirlo, le ha causato gravi lesioni per le quali si è costituita parte civile.
COME SONO ANDATE LE COSE?
La situazione sembra complessa ma è più semplice di quanto si pensi:
1️⃣ Le indagini svolte dal Servizio Prevenzioni Infortuni dell’ASL hanno accertato che la stufa a gas non era stata ancorata o fissata al suolo, né immobilizzata con zavorre di qualche tipo
2️⃣ L’obbligo di ancorare/immobilizzare la stufa a gas al pavimento era indicato nel Manuale d’uso e avvertenze fornito dal Fabbricante
3️⃣ L’ASL non ha verificato se la stufa a gas che si è rovesciata fosse del modello corrispondente a quello per il quale il Fabbricante aveva indicato la prescrizione del fissaggio al suolo.
Il locale infatti era dotato di nr 3 stufe a gas/funghi ma i Manuali di istruzioni messi agli atti prescrivevano il fissaggio al pavimento solo per 2 delle stufe presenti nel locale.
DI CHI È LA RESPONSABILITÀ?
❓ Dell’ASL che non ha saputo verificare il Manuale d’uso corrispondete alla stufa a gas rovesciata?
❓ Degli avventori che hanno provocato la rissa, e urtato successivamente la stufa a gas?
❓ Di Maria che si è seduta in un posto pericoloso?
❓ Del “buttafuori” che non ha svolto i compiti del servizio di sicurezza a cui era deputato?
No, di nessuno di questi.
L’unico responsabile per omissione colposa di questo grave incidente è il gestore della discoteca, sia in qualità di Imprenditore sia di Datore di lavoro.
Il gestore del locale infatti ha eluso i seguenti obblighi:
❌ Prevenire gli infortuni e gestire correttamente le fonti di pericolo presenti nel locale e negli spazi esterni di pertinenza, sia a tutela dei propri lavoratori che dei frequentatori del luogo di esercizio dell’attività di impresa
👉 Effettuando una adeguata Valutazione dei rischi, tenendo conto della tipologia di avventori (prevalentemente giovani), dell’orario notturno e della natura dell’attività esercitata (vendita di alcolici); tale valutazione deve tenere quindi conto anche di comportamenti imprudenti originati ad esempio da stati alterati
👉 Garantendo i requisiti di sicurezza di tutte le attrezzature di cui si serve l’imprenditore
❌ Posizionare le stufe in maniera adeguata, in modo da garantire la sicurezza per il proprio personale e per gli avventori del locale
👉 Assicurando l’equilibrio del fungo per evitarne il rovesciamento o spostamento in caso di vento o urto accidentale, fissandolo al pavimento o apponendo apposita zavorra per aumentarne il peso
👉 Installando il fungo secondo le indicazioni dettate dal Manuale d’uso e avvertenze.
Interpretando il fondamento della norma antinfortunistica, la Corte che ha giudicato il caso ha ritenuto che tra gli obblighi derivanti dall’uso di stufe a fungo, vi fosse quello di ancorarle a terra o appesantirle in modo da prevenire infortuni e danni più gravi a causa di un loro spostamento/rovesciamento accidentale.
Questo indipendentemente dal fatto che il funzionario del servizio prevenzione dell’ASL avesse rilevato o meno tale imposizione, perché si tratta di una precauzione che doveva essere estesa a tutte le stufe a fungo al fine di impedire che fattori esterni (in ogni caso prevedibili) potessero farle abbattere sulle persone, lavoratori o avventori che fossero.
ATTENZIONE
Le stufe a gas, come altri prodotti, per poter essere immesse sul mercato europeo devono essere marcate CE.
Il fabbricante che provvede alla marcatura CE di questi dispositivi deve farlo secondo il Regolamento UE 2016/426.
IL REGOLAMENTO UE 2016/426 – APPARECCHI A GAS
Per capire meglio il nesso di causa tra la negligenza del gestore del locale e il danno subito da Maria, ci viene in aiuto il Regolamento UE 2016/426 che definisce i requisiti essenziali di sicurezza di apparecchi alimentati a gas (e accessori), puntualizzando in modo chiaro che
“[…] un apparecchio si considera «usato normalmente» quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:
a) è installato correttamente e sottoposto a una regolare manutenzione conforme alle istruzioni del fabbricante;
[...]
c) usato per gli scopi ai quali è stato destinato o in modi ragionevolmente prevedibili"
(Capo 1 - Disposizioni Generali, Articolo 1 - Ambito di Applicazione, Paragrafo 2.)
Inoltre il Regolamento è molto stringente sulle prescrizioni relative alle Istruzioni, in particolar modo per quanto riguarda l’installazione:
"Allegato I – REQUISITI ESSENZIALI
1) PRESCRIZIONI GENERALI
[…]
1.4 Mentre progetta e fabbrica l'apparecchio e quando redige le istruzioni per l'uso, il fabbricante deve tener conto non solo dell'uso cui l'apparecchio è destinato ma anche dei suoi usi ragionevolmente prevedibili.
1.5. Tutti gli apparecchi devono:
a) essere corredati di istruzioni per l'installazione destinate all'installatore;
b) essere corredati di istruzioni d'uso e manutenzione destinate agli utenti;
c) evidenziare le avvertenze del caso, da apporre anche sull'imballaggio.
1.6.1. Le istruzioni per l'installazione destinate all'installatore devono contenere tutte le istruzioni di installazione, regolazione e manutenzione necessarie a consentire la corretta esecuzione di tali lavori ai fini di un uso sicuro dell'apparecchio.
Le istruzioni per l'installazione destinate all'installatore devono contenere anche informazioni sulle specifiche tecniche dell'interfaccia tra apparecchio e ambiente di installazione in modo da permettere la corretta connessione alla rete di fornitura del gas, la fornitura di energia ausiliaria e di aria per la combustione e il collegamento al sistema di evacuazione dei gas combusti.
1.6.2. Le istruzioni d'uso e manutenzione destinate agli utenti devono contenere tutte le informazioni necessarie a un uso sicuro e soprattutto devono richiamare l'attenzione dell'utente sulle restrizioni imposte a tale uso.
I fabbricanti indicano nelle istruzioni i casi in cui è necessario prestare ulteriore attenzione o i casi in cui sarebbe consigliabile che i lavori citati siano eseguiti da un operatore specializzato. Ciò non pregiudica i requisiti nazionali in materia. Il fabbricante dell'apparecchio deve accludere alle istruzioni che accompagnano l'apparecchio tutte le informazioni necessarie alla regolazione ed eventualmente al funzionamento e alla manutenzione degli accessori in quanto parti del dispositivo finito.
[…]”
ATTENZIONE
Il Manuale di istruzioni è il primo dispositivo di sicurezza di un prodotto, viene consegnato dal Fabbricante all'acquirente e il suo contenuto è fondamentale perché aumenta notevolmente la sicurezza del prodotto e ne riduce i rischi.
Anche le Istruzioni a corredo di una stufa a gas sono volte a ridurre il rischio, formando e informando l'utilizzatore.
CONCLUSIONI
Quando parliamo di Valutazione dei rischi e del Manuale di istruzioni, delle loro caratteristiche e di ciò che li rende conformi alla Legge, portiamo spesso come esempi macchinari e impianti industriali poiché il loro uso scorretto porta (troppo) spesso a episodi di gravi infortuni.
Come abbiamo visto però l’uso in sicurezza e la tutela della salute riguarda ogni tipo di prodotto: la Legge infatti prescrive che vengano immessi sul mercato UE prodotti “sicuri”, che garantiscano cioè la sicurezza e tutelino la salute delle persone che li utilizzano.
Seppure un prodotto sicuro al 100% probabilmente non lo sarà mai, di sicuro adoperarsi affinché
✅ La progettazione del prodotto soddisfi i RESS – Requisiti Essenziali di Sicurezza e tutela della Salute dettati dalle direttive del settore di riferimento
✅ La Valutazione dei rischi venga svolta in modo adeguato, cioè sanando i rischi sanabili, riducendo quelli riducibili e gestendo quelli residui inserendoli nel Manuale d’uso e avvertenze
✅ I lavoratori e consumatori siano adeguatamente formati e informati sui rischi residui e sull’uso in sicurezza dei prodotti
permette di presumere il più possibile la conformità del prodotto, e di conseguenza la sua sicurezza.
Il caso che abbiamo analizzato mostra chiaramente come anche il solo tralasciare le istruzioni per l’installazione di un dispositivo alimentato a gas possa portare a conseguenze gravi, peraltro in questa vicenda causate da un rischio che non era neanche eccentrico rispetto a quello che il Manuale di istruzioni già concretizzava, e risolveva attraverso il corretto ancoraggio e posizionamento che ne avrebbe evitato il rovesciamento.
Abbiamo visto anche come in un semplice locale da ballo, alla portata di tutti, si nascondano rischi concreti che possono causare danni anche gravi, a cui spesso non pensiamo.
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Ph: Pixabay.com